
Tutti pazzi per il kytesurf e dello skysurf. Tanti gli appassionati che, viste le previsioni di vento e mare, si precipitano ad Albenga, ma anche Andora, per dare spettacolo tra evoluzioni e acrobazie mozzafiato. Queste le belle immagini scattate alla foce del Centa da Roberto Ruaro.
Nato verso la fine degli anni ‘90 questo sport è oggi diffuso non solo tra giovani ma più in generale tra chi ama vivere esperienze adrenaliniche tipiche delle discipline acquatiche come il surf e il windsurf, con cui ha alcuni aspetti in comune: imparare a fare il kytesurf non è difficile e anzi tra gli elementi che ne hanno decretato il successo si evidenzia proprio la relativa rapidità con cui è possibile giungere a risultati soddisfacenti in breve tempo.
Con le condizioni ideali è possibile praticare lo sport in maniera sicura, planando (freeriding) o compiendo svariate evoluzioni o tricks (freestyle). È possibile usare il kite sia sulle onde (wavestyle) che su acqua piatta (wakestyle) a seconda della caratteristiche dello spot, cioè in gergo il luogo ventoso dove praticarlo.
Lo skysurf, invece, è una tecnica di paracadutismo acrobatico in cui il paracadutista si lancia con una tavola da surf attaccata ai piedi. La tavola è attaccata con un sistema che garantisce al paracadutista la possibilità di staccarla facilmente in caso di problemi con l’apertura del paracadute o altri problemi tecnici. La tavola, comunemente, è più piccola di una tavola da surf, è come una tavola da snowboard o una grande da skateboard. Quando uno paracadutista viene ripreso da un altro paracadutista, che si è lanciato accanto a lui, nel video sembra un surfista perché l’aria fa compiere gli stessi movimenti che si compiono cavalcando un’onda.





